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Intervista al Geologo Joachim Dorfmann
Intervista al Geologo Joachim Dorfmann
26/11/2020
Joachim Dorfmann, Geologo
Pressapoco 7 anni fa Christian Agreiter è venuto da me e mi ha chiesto: Guarda, c'è una sorgente o ci sono più sorgenti, e io sono interessato a captare una di quelle.
Il problema è che c'era più di una, ce n'erano 7 o 8. Quindi abbiamo cominciato a monitorarle, a monitorarle tutto l'anno, e una di queste è rimasta quella che poi abbiamo captato, che in pratica si trova sotto un grande sasso e che porta acqua tutto l'anno.
La problematica di quella sorgente è che in pratica abbiamo delle fluttuazioni di portata, nel senso che d'inverno arriviamo a poca acqua, invece d'estate possiamo avere anche più di 50 litri al secondo.
Le caratteristiche chimiche e fisiche, però, non variano, non cambiano per niente.
Infatti il dato interessante è che la sorgente ha una temperatura intorno ai 2,5°, una temperatura abbastanza bassa. Infatti noi pensiamo che l'acqua corra lungo un ghiacciaio sepolto.
L'acqua stessa arriva alla sorgente, sopra alla sorgente abbiamo le bancate dolomitiche, l'imponente parete Scotoni, dove l'acqua nelle pareti dolomitiche s'infiltra, s'infiltra poi nelle coltri detritiche sotto, e poi in pratica proprio sotto la baita, il rifugio Scotoni, abbiamo una faglia, dove l'acqua non riesce più ad infiltrarsi e da lì risorge.
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Ega Scotoni e Latteria San Pietro: Sapori ad alta quota
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